Due lauree, sei libri, numerose pubblicazioni scientifiche, un’intensa attività di docente, anche a New York, poi una laurea in marketing «perché solo così è possibile definire una vera strategia di natura legale, commerciale e societaria, per incrementare il valore economico e competitivo delle imprese». E’ una figura poliedrica quella dell’avvocato d’affari Dimitri De Rada, fondatore dell’omonimo studio attivo su Milano, Roma e Londra, autore di testi giuridici. Oggi, dopo oltre trent’anni di professione, De Rada è tra i più noti per i suoi incarichi in materia di real estate e diritto d’impresa, ai quali ha sempre affiancato una costante e intensa attività di docente e ricercatore, dal Politecnico di Milano alla Sapienza di Roma, passando per New York (Fordham University), e con perfezionamenti a Philadelphia (Temple University), Londra (King’s College) e Berlino (Humboldt-Universität).
«L’arroganza del successo è pensare: ciò che ho fatto ieri sarà sufficiente per domani. No: per crescere servono studio e innovazione».
Tra i suoi Maestri degli esordi il giurista e banchiere Piero Schlesinger, di cui è stato allievo, ed il Prof. Valerio Onida, poi presidente della Corte Costituzionale. «Mi hanno dato un imprinting fondamentale e oggi mi piacerebbe essere io, per i giovani, la testimonianza che lo spazio per chi ha idee e progetti, pur nel sovraffollato settore legale, esiste ancora».
Idee e progetti che hanno portato De Rada, sin dagli anni ’90, a collaborare con importanti think-tank tecnici, protagonisti di grandi riforme, società scientifiche ed enti internazionali. Dall’European Law Institute (ELI) di Vienna alla Society of International Economic Law, con sede a Washington. Poi Boston (Human Development and Capability Association) e ancora Londra, alla BILA, l’associazione Italo-Britannica di avvocati, giudici e professori di diritto italiani e inglesi ed il BIICL, British Institute of International and Comparative Law . «Nel 2009 ho fatto parte del gruppo di studio del Politecnico di Milano che si è occupato della prima ipotesi di fattibilità relativa alla riconversione degli scali ferroviari seguendo, sotto il profilo giuridico, la valutazione degli investimenti relativi a questo grande progetto, che ha coinvolto il comune, le Ferrovie e la Regione. Grazie a questo lavoro è stata avviata la trasformazione delle aree dismesse e lo sviluppo del territorio circostante. Si tratta senza dubbio del maggior progetto urbanistico e di sviluppo immobiliare che Milano abbia visto nel dopoguerra, quello che ha portato alla nascita del nuovo skyline cittadino e ha costituito la base per i cambiamenti urbanistici in atto, trasformando gli ex scali in luoghi di vita e di lavoro».
Tappa importante di una carriera solida, che ha radici profonde. Partito come singolo professionista a Pavia nel 1990, De Rada all’epoca era ancora quella che potremmo definire una figura classica dell’Avvocato nel panorama sociale italiano, poi ha dato vita allo studio e spostato il focus della sua attività sulla consulenza strategica d’impresa, anche in campo internazionale, restando sempre indipendente. «Nonostante abbiamo collaborato con importanti studi legali e con i big players della consulenza aziendale, abbiamo scelto di non fondere lo studio con altri partner. Sono infatti convinto che un mega-studio non sia sempre la soluzione migliore per soddisfare le esigenze della vasta platea delle medie imprese, che costituiscono la maggioranza del panorama economico nazionale ed europeo. Un’organizzazione troppo grande rischia infatti di compromettere l’unicità di visione, suddividendo troppo le fasi e le competenze del lavoro, spesso delegate ai collaboratori junior. Per le medie e piccole aziende, avere interlocutori troppo complessi può risultare non ottimale. Al contrario, il nostro studio, grazie alla sua struttura agile e specializzata, può garantire un servizio personalizzato di maggiore precisione e di maggior presenza».
Con diverse operazioni di successo concluse per clienti italiani e stranieri, lo Studio fondato da De Rada si è così ritagliato un ruolo molto definito in un contesto affollato e concorrenziale come quello della consulenza legale assistendo aziende e istituzioni con un approccio innovativo e multidisciplinare “e con una assoluta discrezione che costituisce uno dei nostri caratteri irrinunciabili”. Un risultato, lo abbiamo visto, frutto di anni di studio, ricerche e collaborazioni in ambito internazionale. Compresa una laurea in comunicazione e marketing, «lo studio legale deve essere un
partner del cliente e parlare la sua lingua : le conoscenze relative alla gestione e strategie d’impresa ed un focus sul marketing e la comunicazione sono un prerequisito da un lato per la reale comprensione dei fenomeni economici e delle necessità dei clienti e dall’altra per accompagnarli in una crescita e tutela del valore. Come si potrebbe fornire una consulenza o scrivere un contratto in questo settore senza conoscere i fondamenti di queste funzioni chiave? »
E poiché i mercati, e quindi i contratti, si sono ormai completamente internazionalizzati, De Rada ha potenziato la sua presenza all’estero, «ormai uno degli ambiti preferenziali della nostra attività», affiancata, ormai da due decenni, ad una specializzazione in nuove tecnologie. «Il nostro studio si occupa ampiamente delle problematiche relative all’IT, ai dispositivi medici e non, nonché dell’emergente mercato dei sensori. In particolare, abbiamo una forte presenza nell’arena della blockchain, delle criptovalute e degli NFT, fin dai primi esordi negli USA, anche grazie a mio fratello e collega di studio che, oltre ad essere un avvocato, è stato professore a contratto di informatica e ha partecipato alla prima Consensus Conference su blockchain e bitcoin a New York nel 2015. In generale, risolvere problemi giuridici nel settore IT richiede competenze tecniche specifiche. Anche in questo settore», conclude De Rada, «il futuro inizia oggi e non domani».